di Geraldina Colotti per Il Manifesto
Venezuela. Il vicepresidente e gli operai riaprono le fabbriche di detersivo della Clorox
Le fabbriche chiudono? Governo e operai forzano le serrature e le riaprono. Funziona così nel Venezuela socialista, dove la parola dei lavoratori si fa sentire, senza bisogno di ridursi a lamento televisivo. Ha funzionato così nelle due sedi della compagnia statunitense Clorox, negli stati di Miranda e Carabobo. «Abbiamo aperto i lucchetti e siamo entrati. Gli imprenditori se ne sono andati lasciando un loro rappresentante in Argentina e un avvocato qui da noi», ha detto ai giornalisti il vicepresidente della Repubblica, Jorge Arreaza che ha accompagnato gli operai. Pochi giorni fa, l’impresa aveva lasciato tutti a casa: lamentando restrizioni imposte dal chavismo, interruzione nella fornitura del materiale e insicurezza economica. Gli operai avevano protestato bloccando il traffico e avevano chiesto l’intervento del governo.