L’ Educazione: un successo Venezuelano!

Uno dei simboli di maggior successo della Rivoluzione Bolivariana è l’Educazione: sono stati diversi i riconoscimenti che l’Unesco ha elargito alla Repubblica Bolivariana del Venezuela in questi 14 anni, durante i quali il Presidente Chávez lavorò per effettuare cambiamenti profondi e radicali all’ interno della struttura sociale venezuelana. La Rivoluzione Bolivariana è un Processo imageschavezdi rottura progressiva verso tutte le tradizioni educative antecedenti. L’ aspetto fondamentale che emerge è che la Rivoluzione ereditò un Sistema Educativo neo-liberale caratterizzato dall’estrema esclusione nel quale un bambino o bambina, nascendo, avevano già 95% di probabilità di non poter entrare all’Università (privilegio delle famiglie più ricche), l’ 82% di probabilità di non avere il Diploma, il 62% di non arrivare al terzo anno di scuola media, il 38% di non terminare la scuola primaria , nonostante la legge sull’ Educazione garantiva gratuità ed obbligatorietà tra 1° grado e il terzo anno. Bambini e bambine prima dei 6 o 7 anni non avevano diritto all’educazione e non esisteva una Politica di Stato Pre-scolare. La rottura con questo sistema barbaramente escludente cominciò con la Costituente Educativa all’ interno del Processo Costituente Nazionale con il quale cominciò la Rivoluzione. Nacque così il Progetto Educativo Nazionale PEN ed all’ interno il Progetto Pedagogico Nazionale PPN si cominciò a strutturare il Nuovo Sistema di Educazione Bolivariano SEB, concepito come Continuo Umano CH (concetto legato all’ educazione permanente e continua) necessario per rompere gli schemi amministrativi e frammentari che imposero al Venezuela tanta esclusione sociale. Coloro che chi si rifiutano di comprendere quello che il Presidente Chavez tentò di sovvertire in profondità (ma che più della metà del paese comprese) per realizzare opposizione ad oltranza provocarono per il flagello BODI, Burocratismo, Opportunismo e Dispersione. Flagello che, nonostante abbia colpito anche la Rivoluzione, resta importante perché influì nel processo di strutturazione progressiva del SEB-CH, seguendo la concezione del Curriculum di Processo (con cui si intende l’ iter formativo del discende in base ai valori e principi bolivariani) che ebbe molto successo. Questo flagello che chiarì Lenin durante la Rivoluzione Russa ed il Che Guevara durante la Rivoluzione Cubana, i Venezuelani lo spiegano con il termine “Contra Continuo por Dentro” per la Rivoluzione Bolivariana. Le scuole Primarie, durante il processo Rivoluzionario, registrarono da subito un maggiore afflusso, mantenuto costante. Mentre le altre due: la scuola Media Inferiore e la Media Superiore, aumentarono parallelamente il numero di iscritti, tendendo a proiettandosi nel futuro. Questa tendenza nasce sviluppandosi in una Costituente Educativa che creò gradualmente la Escuelas Bolivarianas EB, Simoncitos, Liceos Bolivarianos LB, le Scuole Tecniche Robinsoniane ETR e l’Università Bolivariana . L’indice di crescita oscillò tra il 91,9% e il 92,9% al termine del 2003. L’esperienza ed apprendistato che lasciò la Prima Tappa della Rivoluzione, mette in evidenza l’urgente priorità nella Formazione Docente. Il dibattito permise un lavoro unito del MECD e Mese col Gabinetto per il Programma di Formazione di Educativo PNFE . Gli avanzamenti raggiunti con le Missioni Educativo Robinson, Ribas, Sucre, Girino Care (Sottosistema di Inclusione del SEB), la prassi nella realtà dell’implementazione rivoluzionaria dell’Educazione come Continuo Umano (Simoncito), Scuola Bolivariana, Liceo Bolivariano, Scuola Tecnica Robinsoniana, Università Bolivariana, Villaggi Universitari, missioni per la promozione dell’ interculturalità e dell’ Afro-discendenza, diedero adito ad una revisione dei PNFE delle Università vicine al Ministero di Partecipazione Popolare per l’Educazione; vi fu una “Nuova Tappa”, i Valori e i Principi Socialisti cominciarono ad essere il loro alimento fondamentale. La dinamica della formazione docente nelle Università pubbliche furono molto lente, ma non fu così per le Missione Sucre, i Villaggi Universitari, UBV UNERSR ed UNEFA dove fu più accelerato il PNFE. L’Educazione comparata per docenti portò alla nascita del VAE, il Vice-ministero dei Temi Educativi (responsabile del SEB-CH) che diressero dibattiti internazionali comparando le varie esperienze sopranazionali sulla formazione del corpo docente; si invitarono testimonial da tutta l’ America Latina e dalla Francia. Nella fase rivoluzionaria che avanzò dal 2000 al 2012 nacque il SEB-CH e le Missioni come Sistemi Inclusivi. La Rivoluzione poté lavorare attraverso i Nuclei di Sviluppo Endogeno e territoriale, fissando il tutto con le Missioni Sociali, innovazione che creò il superamento della povertà fino a ridurne l’estrema del 40% al 6% e la povertà generale del 60% al 20% . Nella geopolitica dei paesi che conformano il continente Sud-americano, i mandatari nazionali bolivariani stabilirono che le politiche pubbliche siano indirizzate all’attenzione sociale, ridisegnando i modelli di pianificazione, i progetti o le strategie, basate su una prosperità tangibile, con l’obbiettivo di ottimizzare le condizioni di vita, che riflettano i cambiamenti nel benessere collettivo e di un individuo che diventa coscienza di queste trasformazioni. L’ Opera più classica di filosofia politica che è la Repubblica di Platone, mette a fuoco il senso della giustizia e si interroga sul ruolo dello stato e dell’individuo. Nella sua concezione di Stato ideale la Repubblica configura la stratificazione delle classi sociali in tre categorie di individui: gli uomini che sviluppavano ogni tipo di commercio (gli artigiani), i militari che offrono sicurezza, una dirigenza politica composta da filosofi, uomini completamente disinteressati, una sorta di sapienti-asceti che rinunciano al superfluo e che intravedono nella politica una sorta di vocazione morale e spirituale. La società della Repubblica Platonica realizza ogni genere di attività, avendo come forza l’educazione e lo sport: la direzione nella quale l’educazione di un uomo lo avvia, determinerà la sua vita futura . Secondo Platone l’uomo è un essere sociale, non isolato, che lotta per conservare il suo ambiente e lo Stato ha il compito di equilibrare le virtù particolari. Perciò Platone progetta la struttura della sua Repubblica ideale in tre classi: filosofi, guerrieri ed artigiani. La sua opera è stata un lascito nella storia politica, un lascito a cui il Bolivarismo si è ispirato: Nessun uomo riuscirà a salvarsi qualora vorrà opporsi lealmente a voi o al popolo e impedire che nella sua patria avvengano ingiustizie e illegalità . La “democrazia” nella concezione bolivariana è lo spazio del confronto politico. La Cultura Venezuelana è stata soggetta ad anni di soffocamento ed alienazione straniera ma, attraverso le “missioni-culturali”, sono stati riscattati i valori che identificano le tradizionali-radici venezuelane. La creazione del Ministero della Gioventù stimola i bambini e i giovani alla partecipazione di iniziative artistiche e culturali, come la promozione della lettura, corsi di teatro, spettacoli di burattini, reading letterari, il recupero di storie locali e tutto quello che porta ad una sana partecipazione familiare e comunitaria. Le Nazioni Unite e l’Unesco, affermano che in America Latina il Venezuela sta al secondo posto in quanto a partecipazione e qualità universitaria, subito dopo Cuba . L’investimento annuale venezuelano è di 23 milioni di bolivar, creando quattro istituti universitari di tecnologia, sei università politecniche e dieci università bolivariane. Si è creato un Programma Nazionali di Formazione in aree strategiche, come la Missione Sucre e l’educazione universitaria si è municipalizzata. L’ obbiettivo della Missione Sucre è potenziare la sinergia istituzionale e la partecipazione comunitaria, per garantire l’accesso all’educazione universitaria a tutti i diplomati, coniugare una visione di giustizia sociale con carattere strategico dell’educazione superiore per lo sviluppo umano integrale sostenibile. La Missione Sucre promuove la sovranità nazionale e la costruzione di una società democratica e partecipativa, per la quale è indispensabile garantire la partecipazione della società tutta, anche dei soggetti che ne sono stati tradizionalmente esclusi (nativi, afro-discendenti, cittadini dei fondi e delle periferie).

FONTI:

http://web.unitn.it/files/quad44.pdf
http://www.fundaaldeas.org
http://www.altd.it/2012/10/15/america-latina-modello-sconfiggere-poverta/
http://www.oei.es/quipu/venezuela/Esc_Tec_Robinsonianas.pdf
http://www.cerpe.org.ve/tl_files/Cerpe/contenido/documentos/Actualidad%20Educativa/Curriculo%20Liceos%20Bolivarianos%20-%20MPPE%202007.pdf

http://lainfo.es/it/2015/03/03/la-costante-riduzione-della-poverta-estrema-in-venezuela/
http://digilander.libero.it/gotika/platone1.html
http://www.ousia.it/content/Sezioni/Testi/PlatoneApologia.pdf
http://unesdoc.unesco.org/images/0015/001599/159982S.pdf
http://www.misionsucre.gov.ve/chavez-portada1-630x283