America Latina: i paesi del Petrocaribe riaffermano la loro unità difronte ai tentavi di divisione da parta degli Stati uniti.

Traduzione di Lorenzo Mastropasqua

Riunione del consiglio ministeriale dei paesi aderenti a Petrocaribe
Riunione del consiglio ministeriale dei paesi aderenti a Petrocaribe

Durante il VII summit delle Americhe, i paesi membri del Petrocaribe hanno riaffermato il loro legame di cooperazione e di alleanza in campo energetico di fronte alle pretese di divisione del governo degli Stati uniti. Questo blocco regionale creato nel 2005 dai comandanti delle rivoluzioni Bolivariana e Cubana, rispettivamente Hugo Chavez e Fidel Castro, è composto da 19 Stati che hanno implementato nuove forme di scambi commerciali ed economici per creare dei meccanismi di compensazione in un ambito di complementarità e rispetto reciproco. Fin dall’inzio Petrocaribe è stato attaccato dall’estrema destra venezuelana e nord americana perché, così dicono, utilizza in maniera inappropriata il petrolio e i ricavi provenienti da esso. E pensare che nel periodo in cui i “transnazionali” hanno operato nel paese, più di 50 000 milioni di barili di petrolio sono stati prelevati per sostenere l’economia e lo sviluppo industrial militare nord americano. Ancora un tentativo per indebolire le relazioni di unione e cooperazione tra i paesi dei Caraibi e dell’America latina è stato portato avanti dal vice presidente statunitense Joe Biden, che ha incontrato nel marzo scorso dei rappresentati delle isole caraibiche, incontri nei quali faceva allusione a una presunta crisi di Petrocaribe e una delegittimazione delle istituzioni venezuelane.Sulla stessa lunghezza d’onda il 9 aprile durante una visita in Jamaica in vista del VII summit delle Americhe, il presidente statunitense Barack Obama ha proposto ai dirigenti della comunità dei Caraibi (Caricom) l’alternativa dello “sviluppo energetico pulito” e la la messa in opera di un gruppo di ricerca sulla fabbisogno energetico per ridurre la domanda dei paesi caraibici del petrolio venezuelano attraverso Petrocaribe, per questo, l’impero degli Stati uniti ha offerto un contributo 20 milioni di dollari al Caricom. Dal giungo 2014, i prezzi degli idrocarburi hanno sofferto una diminuzione del 60% in seguito a una strategia intrapresa dagli Stati uniti per inondare il mercato internazionale con il gas di scisto da loro prodotto. L’aumento smisurato del fracking (tecnica di estrazione del gas di scisto molto invasiva per l’ambiente) ha uno scopo politico: provocare la caduta dei prezzi e nello stesso tempo minare le economie dei paesi produttori di idrocarburi come l’Iran, la Russia e il Venezuela.Il riavvicinamento di Obama al Caricom ha avuto luogo giusto un mese dopo l’emanazione da parte del presidente statunitense del decreto che classifica il Venezuela come una minaccia in violazione del diritto internazionale, per questo i Caraibi hanno alzato la voce chiedendo rispetto:

“Gli accordi proposti dal governo del Venezuela attraverso Petrocaribe sono alcuni dei migliori esempi di cooperazione sud-sud e sono coerenti con lo scopo di questo Summit, la prosperità nell’equità” Ha dichiarato la prima Ministra jamaicana, Portia Simpson-Miller. Il presidente di Haiti Michel Martelly, ha sottolineato l’impatto sociale che ha avuto la creazione di Petrocaribe per la nazione delle Antille, e il resto della regione, poiché dal 2005 questo meccanismo ha investito 3944 milioni di dollari nella maggior parte in 432 programmi sociali: “questi programmi costituiscono un’assistenza inestimabile per il popolo di Haiti, con questo programma il mio governo ha potuto rispondere alle proprie priorità, senza di esso non saremmo riusciti a essere in condizioni per far fronte in maniera adeguata a certi bisogni essenziali”. Questo intervento è stato simile a quello del capo di Stato del Nicaragua, Daniel Ortega che ha segnalato “che gli accordi stabiliti nella regione “latino-americana” sono dei programmi sociali di complementarità e di commercio giusto”A nome del Caricom, la prima ministra di Trinidad e Tobago, Kamla Persad-Bissessar, ha chiesto al governo nord americano l’abrogazione del decreto imperialista contro il Venezuela: “ nel Caricom siamo solo paesi piccoli e indipendenti ma molto a favore della democrazia e dello Stato di diritto. Per questo crediamo profondamente nella sovranità delle nazioni e di conseguenza, noi siamo con voi presidente Maduro, per la vostra sovranità e per l’autodeterminazione e il diritto del vostro popolo a gestirsi come meglio crede”In questo contesto, il capo di Stato venezuelano Nicolas Maduro, ha riaffermato che Petrocaribe è una realtà, non è una promessa da marinaio, non è un progetto per dominare i paesi con il petrolio.“Petrocaribe è un progetto per liberare i popoli, è un progetto di solidarietà” ha sottolineato, evocando il fatto che dal 2005, i paesi che fanno parte di questo accordo hanno aumentato del 25% il loro PIL ed hanno anche aumentato il loro livello di distribuzione del reddito e di uguaglianza.

Un meccanismo indispensabile alla cooperazione

 In un’intervista recente a Telesur, il presidente di Petrocaribe, Bernardo Alvarez, ha sottolineato che l’alleanza energetica è un meccanismo indispensabile di cooperazione per lo sviluppo sociale dei popoli, screditando cosi i tentativi degli Stati uniti che cercano di creare istanze contrarie ad esso.Oggi più che mai è indispensabile che i paesi dei Caraibi abbiano un meccanismo di cooperazione come quello messo in piedi da Petrocaribe. Per questo quando vediamo tutta questa campagna fatta dagli Stati uniti per colpire Petrocaribe e il Venezuela una delle cose che risalta è che al posto di promuovere un processo di riavvicinamento per cooperare per il bene dei Caraibi, gli Stati uniti cercano di mettere in evidenza uno scenario di confronto politico energetico tra il Venezuela e gli U.s.a. Fa ridere il fatto che veniamo sempre invitati a partecipare a dei programmi alternativi a Petrocaribe senza che realmente se ne sviluppi uno.

La forza di Petrocaribe

Attualmente, Petrocaribe, garantisce il 40% del fabbisogno energetico dei suoi membri e conserva una media degli scambi di 100 000 barili.“Petrocaribe è profondamente umanista, un elemento di avvicinamento, di rispetto, di relazioni di ricerca di uno sviluppo comune sulla base dell’uguaglianza degli Stati, e della solidarietà fra i popoli” ha dichiarato il presidente Nicolas Maduro, durante il IX summit straordinario dei Capi di Stato e di governo facenti parte di Petrocaribe nel marzo scorso, a Caracas.

Nel quadro della sua politica di giustizia e di complementarità, Petrocaribe prevede il finanziamento, con delle condizioni favorevoli, della fornitura di petrolio di cui il 50% dei costi sono pagati in 90 giorni e il resto della somma spalmabile in un tempo che può arrivare anche a 25 anni.

In questa maniera,  durante gli ultimi 9 anni, il meccanismo di cooperazione ha fornito 301 milioni di barili, equivalente a 28272 milioni di dollari per garantire la sicurezza energetica dei paesi firmatari.

Questo accordo ha contribuito a rivendicare la sovranità della regione, è stato utile a promuovere l’uguaglianza, far diminuire gli indici di povertà e stimolare lo sviluppo delle fonti di energia alternative, cosa molta lontana dalla concezione coloniale di Washington e dei suoi alleati.

Al di là della cooperazione energetica con la quale è stato formato il blocco regionale, Petrocaribe ha approvato l’instaurazione di una zona economica incentrata sul campo dei trasporti e delle comunicazioni, sulla catena di produzione, sul turismo, sul commercio e sulla integrazione sociale e culturale.Inoltre Petrocaribe ignetterà 200 milioni di dollari nel Fondo d’Investimento Solidale Petrocaribe-Alba per lo sviluppo di molteplici progetti di approvvigionamento energetico complementare e comincerà un piano per combattere la povertà intitolato Hugo Chavez che sarà sviluppato anche con la Fao per promuovere dei miglioramenti nell’accesso dei popoli della regione agli alimenti.“Petrocaribe senza alcun dubbio, è stato il progetto che, nella storia dei Caraibi, ha provocato le più importanti trasformazioni positive nella vita economica e sociale dei nostri popoli, in una visione integrante, unitaria e profondamente umanista”, ha sottolineato il presidente Maduro durante quest’incontro a Caracas

Link in francese http://cubasifranceprovence.over-blog.com/2015/04/amerique-latine-les-pays-de-petrocaribe-reaffirment-leur-unite-face-aux-tentatives-de-division-des-etats-unis.htmlLink in spagnolo  http://www.avn.info.ve/contenido/pa%C3%ADses-petrocaribe-reafirman-su-uni%C3%B3n-frente-pretensiones-divisionistas-eeuu